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La storia dell'elefante africano alcolizzato è iniziata molto tempo fa, nel XIX secolo, quando un naturalista francese scrisse di elefanti che sperimentavano un "lieve riscaldamento del cervello" mangiando frutti di marula fermentati. Questi racconti, ispirati dalla saggezza popolare degli Zulu dell'Africa meridionale, descrivevano elefanti che barcollavano dopo aver mangiato troppi frutti caduti.
Ma la leggenda ha davvero preso piede nel 1974, con il documentario "Animals are Beautiful People" di Jamie Uys, che mostrava gli elefanti e altri animali africani apparentemente ubriachi di frutti di marula fermentati. Anche se queste scene hanno catturato l'immaginazione di molti, alcuni critici hanno suggerito che il regista potrebbe aver manipolato gli eventi, immergendo i frutti nell'alcol prima di darli agli animali. È una storia divertente, ma quanto c'è di vero?
L'albero di marula, chiamato colloquialmente "l'albero dell'elefante", cresce abbondante in luoghi come il South Luangwa National Park in Zambia. Tra dicembre e marzo, questo albero produce frutti gialli brillanti di cui gli elefanti africani vanno ghiotti. Oltre a essere una delizia per questi giganti, il frutto di marula è stato associato alla fertilità e alla tradizione del matrimonio duraturo tra le popolazioni locali, e viene utilizzato anche per produrre una birra tradizionale.
Il frutto, una volta fermentato, può contenere una buona dose di alcol, e si dice che alcuni animali ne subiscano gli effetti. Ma che dire degli elefanti?
Nel 2006, un gruppo di scienziati dell'Università di Bristol ha messo in dubbio la storia degli elefanti ubriachi, sostenendo che un elefante dovrebbe mangiare 30 chilogrammi di frutto di marula fermentato per ubriacarsi davvero. Tuttavia, nuovi studi hanno suggerito che gli elefanti potrebbero metabolizzare l'alcol in modo molto meno efficiente rispetto agli umani. Quindi, forse una piccola quantità di marula fermentata potrebbe avere un impatto maggiore di quanto inizialmente pensato.
Ma c'è un altro fattore intrigante: si pensa che gli elefanti possano reagire a certi coleotteri presenti nella corteccia dell'albero di marula, usati tradizionalmente dai San per avvelenare le frecce. Questi insetti potrebbero essere la vera causa del loro comportamento strano.
Mentre il mito dell'elefante ubriaco rimane affascinante, la scienza ci offre una spiegazione più complessa e forse meno divertente. Che siano o meno inebriati, osservare questi giganti nel loro habitat naturale rimane un'esperienza unica. Un luogo straordinario per farlo è il Chobe National Park in Botswana, che ospita la più grande popolazione di elefanti africani al mondo.
E se loro non si godono un tramonto nella savana africana con un drink in mano, possiamo sempre farlo noi per loro!
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